La terapia dialettico comportamentale (Dialectical Behavior Therapy) è stata ideata da Marsha Linehan per curare pazienti suicidari con Disturbo Borderline di Personalità. E’ un trattamento che integra la terapia cognitivo comportamentale con strategie di mindfulness e acceptance.
Il compito della DBT è creare un equilibrio tra accettazione e cambiamento, paziente e terapeuta lavorano insieme per definire gli obiettivi del trattamento mirati al cambiamento comportamentale e al tempo stesso all’accettazione di quello che non può essere cambiato. La DBT non porta a scoprire le verità ultime; insegna invece al paziente come tollerare apparenti contraddizioni.
Ad esempio, la tesi riportata da un paziente di un comportamento autolesivo è che porta ad un sollievo momentaneo fisiologico, affettivo e cognitivo della sofferenza. L’antitesi è che il danno procurato a se stessi porta a ulteriore sofferenza, generando difficoltà relazionali.
La sintesi proposta dalla DBT potrebbe essere che, mediante problem solving, si individuino altri comportamenti che possano fornire altrettanto sollievo al paziente a breve termine per tollerare la sofferenza.
La DBT prevede:
1)terapia individuale
2)consultazione telefonica
3) gruppo di consulenza
4) training di abilità sociali

Questo trattamento è stato dimostrato da innumerevoli trial clinici valido per curare il disturbo borderline di personalità. Si è dimostrato efficace nel trattare le donne con bulimia nervosa e adolescenti suicidari.

Per saperne di più si possono consultare i due manuali scritti dalla Marsha Linehan: