Cos’è l’Adjuvant psychological therapy?
28 domenica Giu 2015
Posted psiconcologia
in28 domenica Giu 2015
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in14 domenica Giu 2015
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inDurante la fase in cui l’individuo si trova ad affrontare le variazioni nella sua esistenza determinate dal cancro e dalle cure per trattarlo, è possibile individuare alcune aree fondamentali su cui intervenire per permettere un miglior adattamento alla malattia (Carlson, Speca, 2010):
L’accettazione del nuovo corpo modificato dalle cure mediche e la sua integrazione in un’immagine positiva di sé. Ad esempio, la perdita dei capelli è uno degli aspetti che maggiormente identifica i malati di cancro, non da più la possibilità di nascondersi agli altri. Soprattutto per le donne significa perdere un forte aspetto che denota la propria femminilità, guardarsi allo specchio e non vedersi più i capelli porta spesso a non riconoscersi e a chiedersi: chi sono adesso, sono un qualsiasi paziente ammalato di cancro?
Identificare ciò che è stato irrevocabilmente alterato o perduto ed elaborare la perdita. Attraversare l’elaborazione del lutto per la vita che una volta l’individuo aveva, viene aiutato a prendere atto del fatto che non sarà più la stessa e che questo non significa che sarà inesorabilmente peggiore.
Ridefinire nuove priorità. La malattia può portare alla messa in discussione dei propri valori e obiettivi, richiedendo di stabilire una nuova scala di priorità.
Esplorare le proprie esperienze ed esprimere le emozioni.
Quest’aspetto è molto importante, è stato individuato che più si reprime quello che si prova più le emozioni tendono a diventare ingestibili determinando ansia e depressione (Classen al., 1996).
Su questi aspetti si può intervenire attraverso diversi approcci, tra cui:
Terapia cognitivo comportamentale
Terapia metacognitiva
Trattamenti terapeutici basati sulla mindfulness
10 mercoledì Giu 2015
Posted maggiore, sintomi depressione
inLa depressione maggiore è un disturbo mentale caratterizzato da alterazioni negli affetti e umore (tristezza o irritabilità), nelle funzioni neurovegetative (disturbi del sonno e dell’appetito), a livello cognitivo (attribuzione di colpa inappropriata e sentimenti di inutilità) e nell’attività psicomotoria (agitazione o rallentamento) che sono presenti per un periodo di almeno due settimane.
Nella maggior parte dei casi i primi sintomi riportati da chi soffre di depressione maggiore sono la stanchezza, il calo di energia e l’insonnia (sono più frequenti l’insonnia centrale e terminale), di solito i disturbi psicomotori sono meno comuni ma sono indicativi di una maggiore severità così come la presenza di deliri di colpa.
In alcuni individui è presente una riduzione significativa, rispetto al periodo precedente, dell’interesse o desiderio sessuale ( APA, 2013; Fava, Kendler, 2000).
Il senso di svalutazione o di colpa associato a un episodio depressivo può includere valutazioni negative non realistiche di valore o colpa, preoccupazione o ruminazione su errori minori commessi nel passato. Tali individui spesso interpretano un evento neutro o banale come prova di difetti personali e hanno un esagerato senso di responsabilità per gli eventi spiacevoli. Il senso di svalutazione o di colpa può assumere proporzioni deliranti, come essere convinti di essere personalmente responsabili dei mali nel mondo. Molti individui riferiscono una ridotta capacità di pensare, concentrarsi o prendere addirittura decisioni poco importanti. Possono apparire facilmente distratti o si lamentano delle difficoltà di memoria. Sono molto comuni i pensieri di morte, l’ideazione suicidaria o tentativi di suicidio. Essi possono variare da un desiderio passivo di non svegliarsi la mattina alla convinzione che gli altri starebbero meglio senza di loro, a transitori pensieri ricorrenti di commettere un suicidio, fino a un piano di suicidio (APA, 2013).